La giustizia è ciò che il giudice ha mangiato a colazione?
Questa domanda, sintetizza, anche se in modo caricaturale, la teoria del cosiddetto realismo giuridico.
Secondo questa teoria, un giudice prende le proprie decisioni non soltanto in virtù di una razionale applicazione delle regole giuridiche; sulla sua decisione influiscono, infatti, anche fattori psicologici, sociali, politici.
È davvero così? Nel 2011 alcuni ricercatori americani ed israeliani hanno cercato di dare una risposta alla domanda iniziale.
Per farlo hanno analizzato 1.112 udienze tenute da 8 giudici israeliani nell’arco di 8 mesi e concluse con una decisione sulla richiesta, avanzata da soggetti detenuti, di concessione della libertà condizionale. Nel corso della giornata di lavoro i giudici erano soliti fare una pausa a metà mattina per un leggero snack ed una pausa per il pranzo.
Il risultato della ricerca è in questo grafico.