Tre notizie che servono a farci capire dove siamo e dove potremmo arrivare in Italia nella gestione della pubblica amministrazione e nel fornire servizi pubblici, a guardare con aspetto critico il presente e a immaginare un futuro possibile.
Secondo il ministro Cingolani nella pubblica amministrazione “il vero problema è che abbiamo fatto crescere in maniera ipertrofica la natura leguleia del nostro approccio. Noi pensiamo a fare appalti perfetti, carte perfette, poi nessuna va a vedere se la cosa funziona. Noi viviamo in un paese che tende a fare molto controllo ex ante e poco controllo ex post. Non c'è mai un track record del risultato”.
Non a caso
rischiamo di non sfruttare i tanti soldi del PNRR: non ci sono le competenze necessarie per presentare e gestire i progetti e la PA sta ricorrendo a piani straordinari di assunzione di tecnici.
Non più (solo) concorsi per laureati in giurisprudenza, dunque. Questa è una strada.
Un'altra è quella di formare giuristi che abbiano nuove competenze e siano capaci di risolvere un problema grazie a nuovi strumenti e non solo con un “approccio leguleio”: ormai il legal design è insegnato in diverse università americane (vedi anche la pillola che ti propongo più avanti) e nord europee. Quando in Italia?
p.s. I designer e gli informatici del Ministero della Giustizia inglese hanno creato un
modulo online che può essere adottato da tutte le pubbliche amministrazioni e adattato alle più varie esigenze.
Oltre la pec c'è di più.